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(vedi Foglietto illustrativo U.S.A.)
Occorre prestare attenzione nelle seguenti circostanze:
La fendimetrazina può aumentare la frequenza cardiaca e la vasocostrizione periferica potendo aumentare la pressione arteriosa e la pressione dell'occhio (glaucoma). Anche in pazienti ipertesi con pressione ben controllata da farmaci antiipertensivi occorre, quindi, un continuo controllo dei valori pressori. D'altra parte, il calo di peso comporta un miglioramento della pressione arteriosa e l'effetto totale è, spesso, un abbassamento dei valori della pressione stessa; in certi casi occorre ridurre, fino a sospendere, la terapia antiipertensiva. La guanetidina non è più utilizzata come antiipertensivo sistemico.
Discorso simile è per il diabete: una dieta ipocalorica e il calo di peso riducono la necessità di insulina. Se ciò è una cosa positiva, si deve fare molta attenzione alle possibili ipoglicemie. Occorre, quindi, controllare frequentemente i valori glicemici ed, eventualmente, ridurre, fino a sospendere, la terapia antidiabetica.
L'aumento degli ormoni tiroidei (ipertiroidismo) causa, tra l'altro, un aumento della frequenza e del lavoro del cuore e stimola il Sistema Nervoso Centrale in senso eccitatorio. L'uso di fendimetrazina sarebbe, quindi, un ulteriore sforzo per il sistema cardiovascolare e un'ulteriore eccitazione al cervello.
Per la gravidanza vedere la pagina "Dubbi-Gravidanza e allattamento".
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